Il tema 2026: "Real Unreal"
Il tema "Real Unreal" invita a esplorare il fragile confine tra il reale e l'irreale, tra ciò che percepiamo come concreto e ciò che appartiene al sogno, all'immaginazione, al racconto sociale e culturale o della costruzione artificiale. In un'epoca in cui le tecnologie digitali, le narrazioni mediatiche e la realtà virtuale ridefiniscono il nostro rapporto con noi stessi ed il mondo, questa tematica sollecita una riflessione sulla natura della percezione singola e collettiva, sulla verità e sull'inganno.
"Real Unreal" è un invito a indagare come il mondo irreale si manifesti nel reale, modellandolo, e come il reale possa a sua volta trasfigurarsi in qualcosa di immaginario, simbolico o illusorio. Gli artisti, i curatori, il pubblico e tutti coloro coinvolti nella Biennale, saranno chiamati a giocare con questa tensione, progettando allestimenti, creando opere o facendo esperienze che sfidano la percezione, sovvertono le aspettative, ampliano i confini di ciò che consideriamo "vero".
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APPROFONDIMENTO:
Viviamo in un’epoca in cui il concetto di realtà è in continua ridefinizione. L’avanzare delle tecnologie digitali, la crescente sofisticazione delle intelligenze artificiali e la pervasività delle narrazioni mediatiche hanno dissolto i confini tra ciò che è vero e ciò che è costruito. Il tema "Real Unreal" nasce dalla necessità di esplorare questa ambiguità, di porre domande più che dare risposte, di sfidare gli artisti e il pubblico a interrogarsi su quanto ciò che percepiamo come reale sia effettivamente tale.
​Se la nostra percezione è manipolabile, allora anche la realtà lo è. L’artista diventa colui che costruisce mondi, che gioca con i confini tra ciò che esiste e ciò che potrebbe esistere. Il tema di LUBICA26 è un invito a prendere coscienza di questo potere, a riflettere su quanto le immagini e le narrazioni che ci circondano modellino il nostro modo di vedere il mondo.
Quanto di ciò che riteniamo vero è in realtà una costruzione culturale?
Quanto siamo disposti ad accettare l’illusione come parte della nostra esperienza?
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Se il confine tra reale e irreale è fluido, allora l’arte ha il compito di renderlo visibile, di mostrarne le crepe, di giocarci per aprire nuove possibilità. Lucca Biennale Cartasia 2026 sarà il luogo in cui questo dialogo prenderà forma, un laboratorio in cui gli artisti e il pubblico saranno invitati a mettere in discussione la percezione, a lasciarsi sorprendere, a perdersi e ritrovarsi in un universo di carta dove tutto è possibile.