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Lucca Biennale Cartasia

TEMA LUBICA 2024

Vi presentiamo il tema.

Ad ogni edizione – fin dalla prima edizione nel 2004 – la Biennale sceglie un tema sensibile alle dinamiche contemporanee come filo conduttore e stimolo su cui disegnare tutte le attività, eventi e mostre, e su cui artisti, performer, designer e architetti sono chiamati a riflettere con l’intento di creare un ponte tra arte e società. Quello che ogni volta proviamo a domandarci è cosa sarà importante fra due anni, in senso politico, personale, economico e sociale. Guerra, ambiente, movimenti di massa, evoluzione o involuzione, velocità, ricerca di altri mondi, pace, instabilità del progresso economico e sociale, libertà e diritti: sono queste alcune delle parole che hanno portato a riflessioni più ampie.

Il Tema 2024: “Qui ed Ora: Domani”.

Tutto nella contemporaneità è effimero, istantaneo: spesso gli uomini sembrano agire solamente nel qui ed ora, senza conseguenze, come se non esistesse un domani. L’espressione artistica è un binocolo puntato proprio sul domani, sulle infinite possibilità che ha la mente umana di viaggiare oltre i confini di se stessa, alla ricerca di nuove possibilità e di nuovi mondi da immaginare, scoprire e costruire. Allo stesso tempo, saper vivere il presente, qui e ora – è un aspetto fondamentale della nostra esistenza. Il qui e ora è l’unico momento di cui disponiamo per esistere a pieno, crescere, sentire, amare e gioire. Spesso ce ne dimentichiamo agendo in modo meccanico e ripetitivo, viviamo in balia del tempo: il tempo lineare, il tempo dell’ego, il tempo della vita materiale. Il mondo esterno, la società, gli impegni, i social richiamano costantemente la nostra attenzione, strappandola via dal qui e ora, rimandando a un altro tempo, forse a un domani.

Approfondiamo.

Di seguito è possibile leggere un estratto delle parole del direttore artistico della Biennale Emiliano Galigani per approfondire quello che sarà il tema che legherà questa edizione.

“Oggi vivere il presente, vivere qui e ora, è diventato un aspetto fondamentale della nostra esistenza. Il qui e ora è l’unico momento di cui disponiamo per esistere, crescere, sentire, amare. Il fatto è che spesso ce ne dimentichiamo perché agiamo in modo meccanico e ripetitivo, viviamo in balia del tempo. Il mondo esterno, la società, il sistema, richiamano costantemente la nostra attenzione (complici anche la tecnologia, i social, le chat, gli eventi sociali, politici che ci circondano), strappandola via dal qui e ora. L’espressione artistica è la sintesi fra il nostro io e la realtà esterna, l’arte avvicina la realtà alla nostra anima e la nostra anima alla realtà. È una finestra sul domani, sulle infinite possibilità che ha la mente umana di viaggiare oltre i confini di se stessa alla ricerca di nuove possibilità e di nuovi mondi da scoprire e costruire. Da un punto di vista concettuale ed estetico, consente di fare un’analisi sul contemporaneo, sulla sua transitorietà, sulla situazione politica attuale, ma anche di affrontare la questione da un punto di vista artistico, analizzando forme d’arte e di espressione che sono per loro natura transitorie, irripetibili o deperibili. Il valore del tempo, dell’istante, di cose che si modificano con il passare degli anni, dei mesi, dei giorni o dei minuti: qui e ora è una categoria di pensiero molto attinente al mondo che viviamo, all’accelerazione del tempo che ci circonda, ad eventi che nascono e muoiono in istanti, senza che a volte sia possibile persino rendersi conto della loro esistenza. Con il domani, il qui e ora viene messo in relazione con la categoria dell’eterno, forse anche del Divino. L’accoppiamento dei due concetti all’interno della stessa sentenza sembra essere un ossimoro. Ciò che è transitorio non può essere eterno. Inseriti nella stessa frase, i due concetti aprono a possibilità interpretative (ciò che è adesso può restare per sempre? Ciò che facciamo adesso ci condizionerà per sempre?).”