Studi e progetti all’insegna di innovazione e sostenibilità.
Il primo numero della collana di pubblicazioni LuBiCa, che raccoglie articoli-studio sul materiale carta in architettura e design.
02/03/23
L’opera di carta in concorso nell’edizione del 2016, l’ottava nella storia, è stata poi parte della mostra permanente della Biennale esposta all’interno delle mura della città di Lucca.
Nel 2021, per la 10° edizione, “Hoodie” è tornato in Piazza San Frediano, per omaggiare la storia della manifestazione, senza mai smettere di colpire passanti e turisti con la sua imponenza e misterioso fascino.
Con quest’opera l’artista Michael Stutz esprimeva ciò che per lui era il tema filo conduttore dell’edizione 2016: “Confini e Prospettive”. “Hoodie” è la classica felpa con cappuccio che tutti utilizziamo. In particolare questo capo di abbigliamento è legato alla comunità afroamericana, che un tempo risiedeva nei quartieri degradati delle grandi metropoli americane denominati “Hood”. Ma anche degli immigrati durante gli sbarchi a Lampedusa che in quel periodo erano protagonisti di tristi morti e sfortunati eventi ancora oggi in corso. “Hood”, il cappuccio, è quindi molto più di un indumento, è un vero e proprio indicatore economico che segna un confine fra comunità in contrasto fra loro.
Maestoso e scenografico gigante di carta che aveva portato Lucca in tutto il mondo attraverso uno spot di Apple News+ con sullo sfondo la chiesa di San Frediano, non esiste più: è stato dato alle fiamme da un vandalo che poi è stato rintracciato e denunciato dalla polizia e dagli organizzatori della Biennale.
Queste le parole che l’artista ha condiviso sui social:
“La mia scultura in cartone, “Hoodie”, del 2016 che viveva tra le mura di Lucca, in Italia, è stata distrutta. “Hoodie” era conosciuto a Lucca da quando l’ho costruito lì per la Biennale, una celebrazione dell’arte in carta e cartone. È stata una scultura che ha segnato un momento di cambiamento nella mia vita – e che esistesse ancora 6 anni dopo mi ha fatto sentire grato che gli italiani amassero la mia arte. Un uomo di 24 anni l’ha dato alle fiamme per poi essere arrestato grazie alle riprese delle telecamere di sicurezza. Tutto cambia – e sopravvivono pochissime delle mie monumentali opere in cartone – ma sono triste – il messaggio dell’opera aveva un potere molto più grande di quanto avessi mai immaginato.”
L’amarezza e il dispiacere che ci sta toccando non ha parole “Hoodie” era parte della Biennale, quasi il simbolo iconico che ci ha accompagnato negli ultimi anni. Uno di noi. Nonostante non sia una delle prime vandalizzazioni delle sculture, non ci stancheremo mai della nostra missione alla sensibilizzazione culturale e artistica, con la speranza che il mondo migliori, prima o poi.
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